venerdì 14 settembre 2012

Andrès Escobàr, la freccia ‘cafetera’



Il 1991 è un’annata discretamente interessante, soprattutto in Sudamerica, ma in particolar modo in Colombia, perchè vent’anni fa nel paese di Valderrama, Higuita ed Asprilla è nata una generazione fenomenale di ragazzi.
Andres Escobàr, nato a Cali il 14 maggio del 1991, è uno dei prospetti più seguiti ed interessanti del panorama mondiale; nato calcisticamente nel Deportivo Cali, fin dai primi periodi sul campo ha dimostrato di essere un giocatore incisivo, rapido, preciso e molto veloce. Salito alla ribalta per la vagonata di reti segnate in ambito giovanile, Escobar esordisce in prima squadra nel primo semestre del 2010, ed alla fine dell’anno colleziona 17 presenze condìte da 2 reti che gli valgono la conferma, in pianta stabile, nel quadro tecnico del Depor.

Ma che tipologia di giocatore è? Come detto, Andres è un elemento brevilineo ma molto esplosivo e veloce, che calcia prevalentemente col destro mettendo in evidenza sia una buona facilità di calcio che una buona velocità nella finalizzazione. In fase di non possesso, Escobar è il tipico calciatore che da’ sempre il senso di pericolosita’ agli avversari , soprattutto quando viene servito in profondita’ per attaccare lo spazio e puntare il difensore nell’uno contro uno; pur essendo fisicamente una ‘taglia ridotta‘, il ragazzo se la cava benissimo nello scontro fisico, che a volte non ha paura a cercare mettendo in mostra un temperamento di spessore.


Nel recente Sudamericano, è stato uno dei migliori giocatori della sua selezione assieme ad Edwin Cardona, a tal punto che il Benfica si sarebbe messo sulle sue tracce immediatamente, vedendosi rifiutata una maxi offerta di 2,5 milioni di dollari. In Italia sono state Inter, Genoa e Fiorentina a fare un sondaggio per lui, ma il suo status di extracomunitario (è in corso la pratica per ricevere la cittadinanza spagnola) frena un po’ tutti i club che vorrebbero avvicinarsi a lui. Nelle ultime settimane però, pare sia arrivata al Deportivo una cospicua offerta dalla MLS, dove i Philadelphia Unions si sono dimostrati interessatissimi  ad acquistare questo folletto che possiede numeri veramente importanti.
In Italia, il giovane è rappresentato dall’importante KMA capitanata da Mauro Cesarini (che a gennaio ha portato Uribe al Chievo Verona) , che abbiamo intervistato per voi.

Ciao Mauro. Dopo Uribe, anche Escobar inizia ad essere conosciuto in Europa. A tuo parere, è un elemento pronto a spiccare il grande salto?
Io credo che sia pronto per il calcio europeo , anche perche’ e’ due anni che viene impiegato in prima squadra nel Cali’ , ha una discreta esperienza intenazionale fatta con la nazionale colmbiana e comunque per caratteristiche tecniche e fisiche si puo’ adattare ad un campionato europeo come quello italiano , spagnolo o olandese.

A chi paragoneresti Escobar come tipologia di giocatore?
Sicuramente Giaccherini.

A che squadre potrebbe fare comodo in Italia?
Certamente una giusta collocazione per entrare nel nostro calcio sarebbe quella di giocare in un club medio – piccolo dove puo’ ritagliarsi subito dello spazio e dove ovviamente l’allenatore pratichi un sistema di gioco che ben si adatti alle sue caratteristiche.
Io penso che in questo momento il suo ruolo ideale sia quello di esterno d’attacco che parte da sinistra (4.3.3. o 4.2.3.1.), anche se e’ stato impiegato anche da seconda punta in un 4.4.2 con buoni risultati in campionato . Piu’ azzardato in questo sistema e’ vederlo giocare come esterno di centrocampo in quanto non ha ancora la mentalita’ e la preparazione tattica per difendere e rientrare.
Come club credo che soluzioni ideali possano essere Catania , Siena , Chievo , Lecce , Cesena piazze ideali per poter emergere.
Ma ripeto e’ importante un allenatore che poi partichi un sistema di gioco a lui adatto.

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