Nome: Guido
Cognome: Pizarro
Soprannome: El Conde
Luogo di nascita: Buenos Aires (Argentina)
Data di nascita: 26/02/1990
Ruolo: centrocampista centrale
Squadra: Club Atletico Lanus
Altezza: 186 cm
Peso: 82 kg
Dici Lanus e subito ti viene in mente uno dei vivai migliori del
mondo intero, una dimensione dove si entra da ragazzini e si esce da
uomini, formati e forgiati a dovere per affrontare la vita, e non solo
una partita di calcio. Non è un caso se il Granate annovera tra
le sue fila un sacco di elementi che dopo aver sfondato nel vivaio si
affermano in prima squadra; il Lanus, club che sorge nella periferia
dell'immensa Buenos Aires, ha sempre fatto di necessità virtù tuffandosi
a capofitto nell'unico mondo dove si possono spendere cifre irrisorie
(se non, a volte, trovare l'affare gratis): il mondo dei giovani. E
allora capita che scorrendo la rosa trovi un sacco di ragazzi dal futuro
assicurato con, tra loro, addirittura un nobile.
Battute a parte, Guido Pizarro è forse il più forte regista di
centrocampo che attualmente il calcio argentino possiede e il
riferimento al titolo nobiliare non è campato in aria, dato che il
soprannome del ragazzo è proprio El Conde (il Conte). Tutto nasce
da un episodio in particolare, quando durante un allenamento il
compagno Valeri si prende con un ragazzo delle giovanili reo di aver
effettuato un'entrata troppo dura in partitella. L'ex Almeria è un tipo
fumantino e va muso a muso con il giovane, ma Pizarro che è lì a due
passi si mette in mezzo e lo porta via sussurrandogli qualcosa che placa
gli animi e riporta la tranquillità in campo. Fine in campo, e fine
anche fuori. Come un nobile, appunto. Pizarro nasce a Buenos Aires il 26
febbraio del 1990 e da giovane entra a fare parte dell'Academia del
Lanus, con la quale percorre tutta la trafila delle giovanili giocando
come centrocampista di costruzione e studiando - con profitto - in un
istituto tecnico. La sua grande occasione arriva prima dei vent'anni,
perchè nel novembre del 2009 l'allora tecnico Zubeldia (predecessore di
Gabriel Schurrer) lo manda in campo in una partita calda come la
trasferta al Monumental contro il River Plate, che il Lanus quel
giorno batte 1-0. Da quel primo novembre, Guido Pizarro entra sempre più
in sintonia dei meccanismi di squadra e alla fine dell'Apertura 2009
metterà assieme 5 presenze, ampiamente superate con le 16 del Clausura
successivo ornate dal primo gol da professionista, rifilato al Colon nel
catino infernale del Cementerio de los Elefantes di Santa Fe con
un inserimento letale di testa. Per lui arrivano complimenti a raffica,
e la stagione successiva è un pilastro della squadra collezionando ben
36 presenze su 38 partite stagionali fino ad arrivare allo scorso
Apertura, concluso ancora con 17 presenze (su 19 partite).
Regista dall'intelligenza particolare, Pizarro è un giocatore
fondamentale nello scacchiere tattico di un allenatore. E' un
centrocampista che detta i tempi in maniera perfetta, coordinando i
sincronismi di squadra e sfruttando la sua intelligenza tattica per
smistare imprevedibilmente il pallone. Destro naturale, calcia bene
anche di sinistro ed è molto pericolo nei tentativi dalla distanza con i
quali sono arrivati i suoi gol fino ad oggi. Idolo dei tifosi che in
lui vedono un fratello minore, El Conde ha attirato da tempo
diverse sirene europee su di lui tra le quali a gennaio spiccò la
Fiorentina, che lo bloccò con un'opzione ma non fece i conti con
l'allora sua status di extracomunitario. In questo scorcio di 2012
Pizarro è diventato italiano, e la via dell'Italia sembra nuovamente
praticabile perchè a lui si è interessato il Torino, un club che vuole
tornare grande dopo tanto, troppo tempo passato a fare da comprimaria.
Pizarro è indubbiamente un giocatore affidabile, serio e professionista,
e un investimento su di lui vuol dire una plusvalenza sicura in futuro.
Un futuro Granate...o granata?
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