venerdì 21 settembre 2012

Irven Avila: 1990 - Perù



Nome: Irvèn Acero
Cognome: Avila
Soprannome: El Cholito
Data di nascita: 2/07/1990
Luogo di nascita: Huanuco (Perù)
Squadra: Sporting Cristal
Ruolo: attaccante
Altezza: 168 cm
Peso: 163 kg


Gli innumerevoli problemi di tutte le società professionistiche peruviane non hanno impedito al calcio inca di portare alla ribalta nuovi talenti.
E' successo soprattutto nelle scorse stagioni, dove il Descentralizado è stato campo di numerose battaglie tra baby talenti che altro non vogliono che conquistarsi un posto nel calcio europeo, quello che conta, tanto da attirare a Lima e dintorni decine e decine di osservatori.
Partendo da Andy Polo, Raul Ruidiaz ed Edison Flores di è passati in fretta a tessere le lodi di Alvaro Ampuero e Paolo Hurtado, mentre da qualche mese è un attaccante ad essere passato sotto la luce dei riflettori, attirando sirene straniere non appena i suoi gol hanno fatto il giro del continente.



Le marcature in questione sono quelle di Irvèn Avila, 21enne che guida - con personalità - l'attacco dello Sporting Cristal, club peruviano di prima fascia che ad inizio 2012 ha fallito la possibilità di centrare la qualificazione alla fase a gironi di Libertadores a causa della brutta sconfitta patita in Argentina dall'Arsenal de Sarandì.
Nato a Huanuco, Avila muove i primi passi proprio nella famosa scuola calcio della sua città, il Leòn, una delle realtà più importanti del panorama andìno. L'avventura però dura poco, perchè le sue qualità vengono notate dal colosso Universitario, squadra che con l'Alianza Lima si contende il titolo di squadra più amata in patria. Avila dunque sbarca in una metropoli come la capitale, difficile da affrontare e da capire, con tutte le sfaccettature che sanno di "prima volta" per lui. Con l'Universitario, l'attaccante percorre tutta la trafila delle giovanili partecipando anche a tornei fuori dal paese, dove si mette in mostra come un realizzatore atipico, perchè se è vero che in area ha un fiuto del gol micidiale, è altrettanto vero che dialogare con i compagni gli riesce con una naturalezza incredibile, da veterano.
Sembra che il ragazzo sia pronto a sfondare, ma nel gennaio del 2009 la U lo cede allo Sporting Cristal, disperatamente alla ricerca di qualche gioiellino per affrontare la successiva Coppa Sudamericana. Irvèn non ci rimane benissimo, anche perchè nell'agosto del 2008, sotto la guida tecnica del Tigre Ricardo Gareca, la punta aveva assaggiato la ribalta della Primera Division esordendo nella vittoria esterna sul campo del Coronel di Bolognesi. Nello Sport però diventa ben presto titolare, infatti a fine 2009 collezione ben 43 presenze segnando 13 gol e, nell'anno successivo, fa ancora meglio perchè di gol ne mette 16 ma con una presenza in meno. Le cronache locali iniziano a parlare di lui, e l'Universidad de Chile sonda il terreno per portarlo a Santiago, ma la società di appartenenza - con un enorme sforzo economico - lo trattiene a fatica.
Il tempo da ragione al Cristal, perchè il 2011 di Avila è formidabile: 29 gare con 14 reti, quasi una a partita, che trascinano appunto la società Auriblanca alla qualificazione per i preliminari di Libertadores.
Nel frattempo arrivano anche le soddisfazioni in ambito nazionale, perchè in ben quattro occasioni il DT Sergio Markarian lo chiama per difendere i colori della Franja Roja e, nel prossimo percorso che porterà verso Brasile 2014, potrebbe essere inserito stabilmente nel gruppo.

Non molto alto (168 centimetri per 63 chilogrammi), rapido, veloce, Avila è un attaccante brevilineo fisicamente e muscolarmente ben messo, con una buonissima facilità di corsa. Sotto l'aspetto tecnico è molto "europeo", gioca prevalentemente di destro ma utilizza con disinvoltura anche l'altro piede sia per manovrare che per le conclusioni a rete.
Possiede inoltre un buon calcio che utilizza talvolta anche per conclusioni dalla distanza,e la sua coordinazione ed elevazione lo rendono un discreto colpitore di testa; tatticamente in fase di possesso palla è un punto di riferimento costante per la sua squadra, sia per manovrare che per finalizzare la manovra stessa, bravo anche nel farla salire sopratutto trovando i tempi giusti per attaccare gli spazi. In fase di non possesso é di aiuto ai suoi compagni mettendo pressione sui difensori avversari ad inizio manovra.
In possesso di un buon temperamento e di una buona propensione al sacrificio, è sicuramente un prospetto di cui sentiremo presto parlare.

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