Nome: Juan
Cognome: Abarca
Data di nascita: 7/12/1988
Luogo di nascita: San Vicente de Tagua (Cile)
Squadra: Universidad de Chile
Ruolo: terzini sinistro/ difensore centrale
Altezza: 175 cm
Peso: 73 kg
A Talcahuano, nella Regione del Biobio, si trova una piccola realtà calcistica cilena che risponde al nome di Huachipato.
Lontano dalle luci, cittadine e di ribalta, della capitale Santiago
dove si alternano sul trono del Paese squadre del calibro di Colo Colo, U
de Chile e U Càtolica, questo paese è una fucina di talenti
impressionante. Lo Huachipato, che negli anni '70 ha espresso il massimo
del suo splendore grazie a calciatori storici come José Luis Mendi,
Eddio Inostroza, Carlos Alberto Sintas e Daniel Díaz, torna protagonista
in Primera Division negli ultimi anni dove - per inciso - ha continuato
a rifornire il Sudamerica con canterani del calibro di Roberto Cartes, Cristián Uribe, Rodrigo Rain, Cristián Reynero, Rodrigo Millar, Mario Salgado, Héctor Mancilla, Gonzalo Jara, Pedro Morales, Mauricio Arias e Nery Veloso. Qualche stagione fa, Juan Abarca lascia il club Chorèro per affermarsi definitivamente nel calcio che conta e, oggi, è uno dei mancini più affidabili del paese.
Nato a San Vicente, provincia di Tagua, nel dicembre di ventitre anni
fa, Abarca nasce e cresce appunto nel florido settore giovanile dello
Huachipato e, parallelamente, percorre tutta la trafila delle nazionali
giovanili fino ad arrivare in prima squadra a 18 anni, dove diventa un
perno fondamentale ed inizia a far parlare delle sue abilità difensive
anche fuori dal Cile. Tanto che il Villareal, club spagnolo che
ha una collaborazione strettissima con lo Huachipato, lo porta un anno
in Europa assieme al compagno Alexis Delgado e sistema entrambi nella
squadra B dello Yellow Submarine. Dopo una stagione però, Abarca
decide che non è ancora pronto per l’Europa e torna a casa, dove sempre
con la maglia del club che lo ha lanciato si impone all’attenzione dell’Universidad de Chile,
società potente e competitiva anche fuori confine, che lo tessera nel
gennaio del 2010. Laterale sinistro di una difesa a tre, nella sua nuova
squadra si ridisegna come terzino di sinistra ma – data la scarsa
attitudine offensiva – Jorge Sampaoli lo imposta come laterale di
contenimento, bravo a chiudere ma non impeccabile a ripartire. Lui si
adatta, mette insieme parecchie presenze e nell’Apertura 2011 segna il
suo primo gol scegliendo come vittima il Santiago Morning, che
buca con un bellissimo colpo di testa. Anche in Nazionale, a livello
giovanile ovviamente, vanta una lunga militanza: nel 2004 è il capitano
della Selecciòn Sub’17, nel 2008 Marcelo Bielsa lo convoca nei Diablos Rojos Sub’23 per il Torneo di Tolone, nel quale gioca da titolare e si rivela come uno dei migliori mancini della manifestazione.
L'inizio del 2012 pareva promettere al meglio. Il tecnico del Twente,
Steve McLaren, lo chiama ad Enschede per un provino ma dopo una
settimana non ne rimane convinto del tutto soprattutto - a quanto si
dice - per il fisico del ragazzo. Troppo gracile per l'immediato, Abarca
dovrebbe appesantirsi ancora un po' ma in Cile non pare invece avere
problemi. Il Cobreloa lo
segue da tempo, e potrebbe tesserarlo per sei mesi in attesa che - in
estate - il ragazzo possa essere riproposto sul mercato europeo, magari
in un contesto a lui più congeniale.
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