venerdì 14 settembre 2012

Juan, l’erede di Aldair che incanta Porto Alegre



Nell’ Internacional di Porto Alegre, uno dei club più vincenti degli ultimi anni in Sudamerica, si stanno mettendo in mostra alcuni talenti molto interessanti; uno di loro Leandro Damiao, ha addirittura esordito pochi giorni fa nella Seleçao mentre un altro, Oscar, ha dato spettacolo in Copa Libertadores.
Oltre a loro però, c’è un ragazzino classe 1991 che promette bene tanto da essere accostato a mostri sacri come Aldaìr e Lucio. Si chiama Juan, professione (ovviamente) difensore centrale nel club rosso di Porto Alegre.

GLI INIZI - Nato il 10 giugno 1991 a Belo Horizonte, Juan entra a far parte delle giovanili dell’ Internacionàl da ragazzino, ad appena 16 anni, dopo aver iniziato a giocare a futsal (come molti brasiliani) e a calcio in alcuni club del suo paese. Poi arriva il classico treno che passa una volta sola nella vita e il ragazzo non lo perde; è il 2007 quando Juan inizia a far parlare di sè.

RIFERIMENTO - Con il suo comportamento ed il suo modo di giocare autoritario, il giovane difensore diventa uno dei punti di riferimento per la squadra giovanile di Porto Alegre ed ecco che, di conseguenza, arrivano i titoli a livello di squadra e la gioia della prima convocazione nella Seleçao dei “piccoli”. Ad inizio 2008 arriva l’esordio con la Sub’18, ma Juan riesce appena ad assaggiarla che subito viene chiamato in Sub’19 prima e, ad inizio 2010, arriva la Sub’20 di Ney Franco.


SUDAMERICANO DA FAVOLA – A gennaio 2011 Juan entra a fare parte del gruppo che parte per il Perù; ad aspettarlo c’è il Sudamericano Sub’20, torneo che mette in palio tre posti per le Olimpiadi di Londra, ed il Brasile, nemmeno a dirlo, trionfa ed alza il trofeo. Il brasiliano gioca tutti gli otto match, prende un’ ammonizione e, nel concitatissimo incontro con l’Argentina, si fa cacciare dall’arbitro per un eccesso di agonismo. La cosa più importante però è che il Brasile vince il titolo e lui, con il suo numero 4 sulle spalle, può festeggiare.

CARATTERISTICHE – Con i suoi 185 centimetri, Juan è un difensore fisico ma molto esplosivo nei movimenti. Nonostante la giovane età, ha un buon senso della posizione, dote per la quale si faceva notare ai tempi dell’Internacional B, e non disdegna qualche folata offensiva. Deve limare ancora qualche aspetto del suo carattere, ma in prospettiva potrebbe diventare un uomo mercato.
Nel 2010 Celso Roth, direttore tecnico della prima squadra, decide di farlo salire di categoria e lo fa esordire nel Gauchao 2010. Il giocatore convince e si merita la conferma per il Brasileirao; nel 2010 il suo score recita 17 presenze, 0 reti ed 8 ammonizioni. Quest’anno potrebbe ritagliarsi uno spazio importante al fianco dei più esperti Bolivar, Indio, Eller e Sorondo.

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