venerdì 21 settembre 2012

Lorenzo Melgarejo: 1990 - Paraguay



Nome: Lorenzo Antonio
Cognome: Melgarejo Sanabria
Data di nascita: 10 agosto 1990
Luogo di nascita: Lomo Grande, Cordillera Federàl (Paraguay)
Ruolo: attaccante - seconda punta
Squadra: Paços Ferreira (proprietà Benfica, Portogallo)
Altezza: 171 cm
Peso: 74 kg
Ci sono giocatori che appena vengono notati fanno capire subito che sono pronti ad esplodere. Altri invece, hanno bisogno di certe condizioni per rendere al meglio, ma una cosa è certa: se un ragazzo sa giocare, prima o poi verrà fuori. In Sudamerica poi, dove fioriscono nuovi campioncini in erba in continuazione ad ogni latitudine e in ogni angolo di questo meraviglioso continente, bisogna essere forgiati anche caratterialmente in vista della competizione che - inevitabilmente - si crea per emergere e magari allontanarsi da situazioni delicate, molte volte disagiate.
Se poi tu sei un bambino e vieni scartato dalle migliori scuole calcio del tuo paese, potresti essere segnato per il resto della tua carriera. La storia di Lorenzo Melgarejo si è svolta proprio così, con un inizio difficile e deludente e con un finale, almeno per ora, che più lieto non si può. Nato a Lomo Grande il 10 agosto del 1990, maggiore di tre fratelli, Lorenzo da piccolo piace molto agli allenatori che lo seguono nelle squadre di quartiere del suo paesello, una zona devastata dalla povertà e che vede solo in lontananza le luci della Capitale Asunciòn. Piace, dicevamo, per le capacità che mostra fin dai primi calci: con i pari età segna a raffica, alternando destro e sinistro e facendo risaltare gli ottimi fondamentali rispetto ai bambini suoi coetanei. Il papà, su consiglio di alcuni allenatori, decide di portarlo ad Asunciòn per proporlo alle società più importanti del Paraguay: l'Olimpia lo scarta per il fisico, troppo poco sviluppato per un ragazzino che deve puntare a giocare con gente di stazza ben superiore. Stesso risultato con Libertad e Nacional, mentre il Cerro Porteno gli concede un'opportunità, ma al momento di decidere il club azulgrana tentenna e alla fine non se ne fa più nulla. Ma Lorenzo è un attaccante che crede in se stesso, e vuole continuare a giocare e segnare. Dove, non importa. Spunta così il 12 de Octubre, club di Itauguà, zona del Dipartimento Central de Paraguay che tramite una "soffiata" viene a conoscere l'esistenza del giovane e decide di accaparrarselo per sgrezzarlo ulteriormente e trasformarlo in pepìta d'oro. Dopo una caterva di gol nelle Juveniles, Melgarejo esordisce in Primera Division nella stagione 2009, dove con il 12 de Octubre - tra Apertura e Clausura - colleziona 22 presenze e 5 reti. Lo nota l'Olimpia, club che anni prima lo aveva snobbato, ma con la maglia bianconera Lorenzo non ha fortuna. Gioca poco, e il tecnico di allora lo vede veramente poco anche se riesce a collezionare 12 gettoni con un gol all'attivo. L'opportunità di rilancio (se di rilancio si può parlare vista l'età) arriva grazie all'Independiente di Campo Grande, che lo preleva nel primo semestre del 2011 e lui risponde presente, segnando 8 gol in 17 partite stabilendo una media davvero importante e - finalmente - in estate il Benfica bussa alla porta del club guaranì, prelevando il talento per una cifra vicina al milione e duecentomila euro. Ora Melgarejo è in prestito al Paços Ferreira, dove si sta ambientando bene mettendosi in mostra in una squadra di secondo livello per i canoni portoghesi.

Seconda punta, destro naturale, Melgarejo è un giocatore che fa della velocità e dello spunto i suoi punti forti. Ha ottime capacità di inserimento, che sfrutta in pieno spalleggiando la prima punta di turno; al Paços agisce infatti proprio dietro all'attaccante centrale, svariando su tutto il fronte offensivo in modo da non dare riferimenti alla difesa avversaria. Ottima tecnica, calcia indifferentemente con tutti e due i piedi, non è aiutato dalla statura nel gioco aereo (essendo alto solo 171 centimetri). Il Benfica lo seguiva dal lontano 2009, quando lui venne convocato e giocò per l'Albirroja Sub'20 al Mondiale di categoria, ma prima di contrattualizzarlo ha aspettato di vederlo all'opera nel contesto di un'intera stagione. Il prossimo anno potrebbe riportarlo anche alla base, per offrirgli la possibilità di ritagliarsi uno spazio nelle fila della Aquile di Lisbona. Le sue prestazioni non sono comunque passate inosservate, tanto che ad ottobre è arrivata la prima chiamata dalla Nazionale maggiore.

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