Nome e cognome: Rafael Cabral Barbosa
Soprannome: Rafael
Data di nascita: 20/05/1990
Luogo di nascita: Sorocaba, San Paolo (Brasile)
Ruolo: Portiere
Squadra: Santos FC
Altezza: 186 cm
Peso: 88 kg
La scuola dei portieri brasiliana non è mai stata particolarmente rinomata, ma negli ultimi quindici anni abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare parecchi interpreti verdeoro sgrezzati dalle nuove frontiere del calcio globale che hanno portato, in Sudamerica, nuovi istruttori e sergenti di ferro europei.
Per gli amanti del calcio non sarà infatti uno sforzo ricordarsi del
precursore di tutti i portieri brasiliani in Europa, e più precisamente
in Italia, ovvero un certo Claudio Taffarel che all'inizio degli anni
'90 calcò con successo i terreni di gioco della Serie A disimpegnandosi
alla grande tra Parma e Reggiana, oltre a vincere numerosi titoli con la
Seleçao.
Il problema di questi estremi difensori è sempre stata la tecnica tra i
pali anche dettata dalle scarse capacità di concentrazione che questo
ruolo comporta, ma con il duro lavoro quotidiano anche in Brasile sono -
col tempo - riusciti a tirare fuori qualche buon portiere.
Il termine "buono" però non si accosta con Rafael Cabral Barbosa (più semplicemente, Rafael), estremo difensore classe 1990 che difende i colori del Santos. Nato a Sorocaba, nello stato di San Paolo, e cresciuto nel Barrio Jardim Sao Paulo, Rafael vive la povertà e la miseria fin da bambino dove anche la sfortuna si abbatte su di lui.
Infatti il ragazzo perde la madre Mara, che di lavoro è direttrice al Colègio Uirapuru,
a causa di una malattia che lo lascia da solo a lottare con la vita,
dove oltre a portare avanti gli studi nel medesimo complesso scolastico
si diletta a giocare a pallone con gli amici. Contrariamente alla
maggioranza di connazionali, esprime la sue preferenza verso il ruolo di
portiere e a 12 anni entra a fare parte della scuola calcio del San
Paolo dopo aver, fino ad allora, praticato essenzialmente il futsal.
Dopo un paio di anni arriva l'esperienza coreana nelle fila
dell'Interclub Korea, che ben presto termina per fare ritorno in patri a
accasarsi al Bahia prima, e all'Ituano poi. Il riavvicinamento a casa
porta all'interessamento del Santos che tessera il ragazzo nella sua Sub'17 facendolo giocare con continuita e portandolo in prima squadra dopo il percorso obbligato in Sub'20.
Il suo esordio con la maglia del Peixe arriva in una tournèe
americana, dove gioca il secondo tempo del match contro i New York Red
Bull convincendo tecnico e critica a tenerlo in osservazione.
Per l'inizio della sua ascesa in prima squadra bisogna aspettare però il
2 giugno 2010, quando Rafael rimpiazza l'allora titolare Felipe (che
passerà poi in Portogallo al Braga) e diventa di fatto in numero uno del
Santos, alzando - nel frattempo - la Copa do Brasil. Il
portierino piace a molti, ed il Siviglia fa un sondaggio su di lui ma il
costo del cartellino fa tirare indietro gli spagnoli, così Rafael
continua la sua carriera con la maglia dell'Alvinegro.
Ad inizio 2011 viene eletto giovane dell'anno dalla Torçida Santista, e per ringraziare i tifosi aiuta il Santos a prevalere sul Corinthians portandosi a casa il Paulistao per poi sigillare un semestre strepitoso con la conquista della Libertadores,
conquistata in finale contro il Penarol da protagonista. Memorabile la
sua prestazione agli ottavi contro l'America di Città del Messico, dove
fa gli straordinari e mantiene la porta inviolata regalando al Peixe i quarti.
In estate riceve una proposta per il passaggio al Palermo che vorrebbe
rilevarne l'85%, e per tutta risposta il ragazzo prolunga con la sua
società attuale fino al 2014.
Spesso torna a trovare gli amici nel suo quartiere, oltre a prodigarsi
per i ragazzi in condizioni precarie, e in parecchie circostanze ama
indossare magliette con disegni o scritte che gli ricordano le origini.
E' evangelico, convertitosi qualche anno fa assieme ad alcuni compagni
di squadra.
Il 14 febbraio 2012 è stato chiamato da Mano Menezes, tecnico della Seleçao, per disputare il Superclasico delle Americhe contro l'Argentina.
E' senza dubbio il miglior portiere Under 21 in circolazione in Brasile. Fisico compatto e reattivo, Rafael fa dell'esplosività e della velocità i suoi punti di forza ai quali abbina un'ottima intelligenza calcistica.
Leader carismatico della retroguardia santista, è stato preso in simpatia anche dai senatori della squadra come Lèo e Durvàl che, su di lui, sono pronti a scommettere.
Deve migliorare un po' nelle uscite, soprattutto in quelle basse, ma
nell'area è il dominatore assoluto e ogni pallone è suo. Dimostra
tranquillità anche a gestire situazioni limite, come lo smistare il
pallone con i piedi, e in occasioni di necessità lo si può vedere salire
in area avversaria a cercare gloria.
Destro naturale, è indubbiamente un prospetto pronto per il salto europeo.
Di seguito trovate una serie di video con alcune giocate
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