venerdì 21 settembre 2012

Ramon Arias: 1992 - Uruguay



Nome: Ramòn
Cognome: Arias
Data di nascita: 27/07/1992
Luogo di nascita: Montevideo (Uruguay)
Squadra: Defensor Sporting
Ruolo: difensore centrale
Altezza: 181 cm
Peso: 79 kg


Non solo Peñarol e Nacional. In Uruguay ci sono molte realtà meno conosciute ma comunque sempre in prima linea per quanto riguarda la valorizzazione di talenti ed il loro lancio nel mondo del calcio professionistico. Il Defensor Sporting, da anni, punta tutto sul suo vivaio da sempre riconosciuto - anche dagli addetti ai lavori - come uno dei più interessanti e produttivi di tutto l'Uruguay. Oggi, la prima squadra violeta può vantare ben dodici giocatori nati negli anni '90 ed altrettanti nati poco prima; giocatori come l'attaccante Matias Britos o il difensore Federico Platero sono ormai delle realtà del calcio charrùa che negli ultimi anni si è affermato sempre più, sia a livello giovanile che a livello di Celeste maggiore.


Ma uno dei giocatori più interessanti ed importanti della Violeta è senza dubbio Ramòn Arias, difensore classe 1992 a cui il tecnico Gustavo Diaz non rinuncia quasi mai per la sua affidabilità ed il suo temperamento dovute ad una grande maturità nonostante il ragazzo abbia appena 19 anni. Ma in Uruguay questi giocatori iniziano a maturare - calcisticamente parlando - molto prima della maggiore età, ed Arias non è un'eccezione. Nato a Montevideo da una famiglia poco abbiente, da bambino fa intravedere da subito la passione per il pallone tanto che suo padre decide di iscriverlo alla scuola calcio del Nacional. Il provino non va a buon fine, così Ramòn deve "accontentarsi" di accasarsi nel settore giovanile del Defensor. Ancora non sa cosa lo aspetterà: arrivato da bambino, Arias trova sulla sua strada alcuni tecnici che saranno determinanti nella sua carriera e che - come afferma in una recente intervista ad El Pais - sente periodicamente ancora oggi. La gestione umana e tecnica al Defensor è meticolosa e curata maniacalmente giorno dopo giorno; i ragazzi si fermano anche dopo allenamento e lui, che viene impiegato come terzino destro, spesso lavora oltre la sessione regolare per affinare i suoi fondamentali mai appresi fino in fondo. Tutti questi sacrifici gli valgono, nel 2007, la chiamata nella Celeste Sub'15 dove diventa uno dei cardini della squadra partecipando al Sudamericano di categoria. Ovviamente, in seguito arriva la chiamata della Sub'17 ma è con la camiseta della Sub'20 del CT Verzeri che Arias si realizza veramente. Ad inizio 2011 l'Uruguay conquista il secondo posto in Perù, sconfitto solo dal Brasile dei fuoriclasse, e a settembre mette assieme due presenze nel Mondiale colombiano. Nel 2011 arriva anche l'esordio in Primera Divisiòn, precisamente il 27 febbraio nella vittoria esterna contro i Montevideo Wanderers dove segna anche il suo primo gol da professionista con un colpo di testa strepitoso su una magnifica punizione calciata dal sinisro d'oro di Bryan Aleman. Il secondo gol arriva nell'Apertura 2011, il 9 ottobre, ma non serve ad evitare la sconfitta contro il Cerro che rende così meno dolce questo momento per Arias.

Con  suoi 181 centimetri di altezza, Ramòn è un difensore centrale dall'ottimo senso di posizione e con una buona rpensione all'inserimento offensivo. Il suo scatto da fermo e la sua velocità gli permettono di marcare efficaciemente l'avversario di turno, ma negli ultimi anni ha lavorato molto anche sullo stacco e sul gioco aereo, dove ora è diventato molto autoritario. Grazie agli esordi dove veniva impiegato stabilmente a destra, Arias si adatta benissimo come terzino di spinta, sfruttando le sue capacità balistiche ed aerobiche per puntare spesso il fondo e cercare il cross, dialogando molto con i compagni di squadra. Rigorista infallibile, anche da centrale ha già dimostrato di saper guidare la difesa, all'interno della quale è un leader indiscusso, e in una recente intervista si è detto disponibile ad imparare ancora molto per giocare sempre. Il suo sogno? La Liga spagnola, dove gioca la sua squadra preferita: il Barcellona. Dopo la Violeta, ovviamente.

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