venerdì 12 ottobre 2012

Christian Benteke : 1990 - Belgio



Ormai da tempo sentiamo parlare della nuova generazione belga, quella che secondo i più esperti osservatori di calcio non dovrebbe avere problemi a strappare il biglietto per Brasile 2014 e della quale fanno parte ragazzi che abbiamo imparato ad apprezzare nei più famosi campionati del mondo. Gente come Vermaelen, Vertonghen, Hazard, Witsel o Fellaini rappresentano la certezza attuale e futura dei Diavoli Rossi, così come il bomber Lukaku, colored africano che in Belgio hanno saputo accaparrarsi bloccandolo quando era bambino. 

Un altro africano d'origine pare pronto a togliersi le sue soddisfazioni con la nazionale belga. Si chiama Cristian Benteke, è un classe 1990, e in Belgio ci è arrivato nel 2007 quando lo Standard Liegi - da sempre attento a cosa accade in terra africana - lo strappa ad una piccola realtà di Kinshasa, capitale della neonata Repubblica Democratica del Congo. Benteke sbarca in Belgio come uno dei tanti prospetti stranieri su cui le società investono, con alle spalle una storia difficile sviluppatasi in mezzo alla guerra civile del suo Paese (che quando lo vide nascere si chiamava ancora Zaire) e tanti gol come biglietto da visita. Ma il suo arrivo a Liegi non va come deve andare, e nel giro di pochi mesi si ritrova catapultato a Genk nell'ambito di una grossa operazione di mercato. Poco male, perchè il tecnico del Genk è Hugo Broos che non ci pensa molto a lanciarlo nella mischia: l'esordio ufficiale arriva a febbraio 2008, quando la carta d'identità segna 17 anni e due mesi. Alla fine della stagione le presenze saranno 7, che risultano utili in vista del campionato successivo quando lo Standard se lo riporta a casa scucendo 900.000 euro per il riscatto. Ma Benteke a Liegi non gira, e dunque la società decide ancora una volta per il prestito che si rivela la scelta di vita più azzeccata di sempre. Le due tappe che permettono al ragazzo di esplodere definitivamente sono Kortrijk e Mechelen, dove questo colosso d'ebano mette assieme - in totale - 19 reti in circa 50 presenze, parecchie delle quali palesano la sue enormi doti tecniche nonostante un fisico longilineo che ne complica i movimenti. Il Genk decide di riportarselo in rosa, stavolta a titolo definitivo, e nella stagione scorsa trova il miglior rendimento da professionista: 16 gol in 32 uscite. Cifre che lo fanno balzare all'onore delle cronache, e dato l'inizio scoppiettante lo scorso agosto, è l'Aston Villa che se lo accaparra a fine mercato sborsando ai belgi una cifra attorno ai 7 milioni di sterline. 

Poderoso quando parte in progressione, Benteke sfrutta tutta la sua mole per risultare devastante negli ultimi sedici metri. Destro naturale, possiede un particolare fiuto del gol quando si trova in area piccola e vederlo fare dei gol belli è molto raro. Ma la sua concretezza è quello che ha sempre affascinato i tecnici che lo hanno allenato e che in lui hanno sempre visto il terminale offensivo ideale per le loro squadre. Longilineo (191 centimetri per 84 chili), nel corpo a corpo lo si vede a tratti poderoso grazie anche al fatto che possiede qualità aerobiche e di resistenza molto sviluppate. In passato ha vestito la maglia dell'Under 21 belga, e in diverse interviste ha già fatto sapere che i Diavoli Rossi sono tutto ciò che desidera e, di conseguenza, rispondendo positivamente alla sua prima chiamata nella Selezione maggiore avvenuta nel 2010 per mano del ct Leekens.

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