martedì 11 novembre 2014

Le Regine del Baltico - Zalgiris, Ventspils e Levadia dominano la stagione

Uno sguardo ai campionati baltici appena conclusi. In Lituania il titolo lo vince lo Zalgiris Vilnius, mentre il Lettonia arriva il bis del Ventspils. Levadia Tallinn senza problemi in Estonia.


Lo Zalgiris Vilnius ha vinto senza troppi patemi la 1.Lyga, dominata fin dall'avvio. In testa dalla prima giornata (dalla seconda se consideriamo che nella prima una squadra aveva una differenza reti migliore), fino all’ultima, i biancoverdi hanno vinto il campionato con 4 giornate d’anticipo e 13 punti di vantaggio sulla seconda, con due sole sconfitte al passivo. In
accoppiata, a maggio lo Zalgiris ha vinto l’edizione 2013/14 della Coppa di Lituania, portandosi a casa una Supercoppa senza nemmeno giocarla. Il protagonista della stagione è senza dubbio Marek Zub, 50enne polacco che ha disputato da giocatore una carriera non degna di particolare nota, a parte una stagione nel Polonia Varsavia. Da allenatore, in patria è stato più che altro protagonista alla guida di squadre minori, o il secondo in club più importanti, eccetto una stagione da capo allenatore al Widzew Łódź nel 2007/08: nel 2012 ha lavorato per la Nazionale polacca, prima di sedersi sulla panchina dello Zalgiris nell’estate dello stesso anno. Da qui è stato un crescendo di soddisfazioni professionali, tradotte in 2 campionati, 3 Coppe di Lituania ed una Supercoppa. In campo ci ha pensato il centravanti Linas Pilibaitis, 29 anni e 15 gol che hanno contribuito in maniera massiccia al successo. Un successo che riporta la squadra in Champions League, competizione che quest'anno l'ha vista uscire al primo turno eliminata dalla Dinamo Zagabria. Piccola curiosità: la colonia sarda Dainava ha chiuso con una retrocessione inevitabile, solo nove punti fatti e ben 124 gol subiti.


Secondo titolo consecutivo, il terzo nell'ultimo quadriennio, per il Ventspils campione in Lettonia. La società con sede nell'ovest del paese, in riva al Mar Baltico, domina la stagione portandosi a casa il sisto titolo della propria storia, che adesso fa il pari con altrettante coppe nazionali portate a casa. Inoltre, è interessante notare come ormai l'egemonia dello Skonto Riga (campione dal 1991 al 2004, mai nessuno in Europa come loro) pare essere arrivata al capolinea. Ma in Lettonia, prima del lato sportivo, ha prevalso l'aspetto burocratico; infatti dopo alcune giornate dal via, Skonto e Daugava sono state escluse dal torneo per irregolarità economiche, salvo poi vincere il ricorso e rientrare a giochi in corso. Caso vuole che proprio lo Skonto abbia effettuato una clamorosa rimonta, che però lo ha messo anzitempo fuori dai giochi a causa di una penalizzazione pesante, di meno cinque punti. Parallelamente è scoppiato l'ennesimo scandalo incentrato sulle scommesse clandestine, finito ancora una volta in una bolla di sapone in attesa del prossimo. Insomma, di sicuro non ci si è annoiati. Nel frattempo il Ventspils ha avuto ragione, trascinato dalla "strana" coppia del gol formata dall'albanese classe 1993 Mujeci, già sotto osservazione di De Biasi, e dal nigeriano - un anno più vecchio - Abdoultaofik. Detto del secondo posto dello Skonto penalizzato, sul podio è tornato il Jelgava, mentre in coda - a sorpresa - è stato lo Jurmala a salutare la Virsliga.


In Estonia trionfa il Levadia Tallinn, che conquista il suo nono titolo, secondo consecutivo dopo un digiuno di quattro anni. Il successo arriva con due giornate di anticipo, grazie alla vittoria per 9-0 sul Lokomotiv che ha regalato matematicamente il successo al club allenato da Kristal, ex gloria della nazionale. Il Levadia ha deciso da già un biennio di puntare sui giovani, lasciando partire tutti i veterani della squadra: scommessa presto ripagata, dato che il successo in Meistriliiga porta la firma, tra gli altri, del trequartista ventiquattrenne Igor Subbotin, autore di ben 32 centri in campionato, secondo solo al capocannoniere russo Kabaev. Il primo posto in campionato garantisce la partecipazione alla prossima Champions League, partendo dal secondo turno preliminare, mentre Sillamae e Flora Tallinn si dovranno accontentare del primo turno di Europa League. Passo indietro per il Nomme Kalju del nostro connazionale Quintieri, quarto e fuori dalle competizioni internazionali dopo l'ottima seconda piazza dello scorso anno. Retrocede direttamente in Esiliiga (la seconda serie estone) il Tallinna Kalev, rimontato sul finire del campionato dalla matricola Lokomotiv Jõhvi, rivitalizzata da Aleksej Tikhomirov. A margine, vanno segnalati alcuni brutti episodi in un'isola apparentemente tranquilla come quella estone: il primo riguarda diffusi episodi di razzismo verso i giocatori di colore, il secondo - avvenuto nel derby tra Levadia e Flora - vede protagonista un ragazzo che brucia una bandiera della pace come segno di appoggio all'omofobia. Che tutto il mondo sia paese?

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