mercoledì 10 dicembre 2014

Colo Colo, freccia a sinistra con Pavéz


Il titolo mancato all'ultima giornata brucia ancora. Quando il Colo Colo si è presentato sul campo dei Wanderers con l'unico obbiettivo possibile dei tre punti, in Cile ci si è fermati nuovamente per una sera.

Che il semestre si decida all'ultima turno è ormai una consuetudine; questa volta le squadre impegnate erano tre, e due delle quali - guarda caso il destino - se la vedevano tra di loro. Il tutto mentre a Santiago la Universidad de Chile impiegava tutta la partita per avere la meglio di un Union già tranquillo e con la testa in vacanza. Un rigore nel finale di Canales ha regalato il titolo alla U, e nel frattempo - a Valparaiso - un arbitraggio da codice penale giustiziava l'Albo ai minuti 95 e 97 di una battaglia che forse meritava miglior esito.

Un infortunio dell'ultim'ora ha costretto Luis Pavéz a dare forfait. E' lui il nuovo gioiello di casa "colocolina", matrice che garantisce affidabilità quando si parla di giovani. Nato a Linares nel 1995, quindi appena maggiorenne, Pavéz rappresenta in pieno l'evoluzione precoce di un giovane quando viene proiettato nella realtà del calcio sudamericano. All'età di nove anni entra nel settore giovanile del Colo Colo, e ne percorre tutta la trafila fino a quando, nel 2013, il dt Tapia lo lancia nella mischia in un match contro l'Everton di Vina del Mar, terminato 3-0 in favore del Cacique. Da quel momento è un'ascesa continua, fermata marginalmente dalle noie muscolari che gli hanno fatto aprire questo 2014 fermo ai box. Rientrato per il finale del Torneo Clausura, Pavéz si è tolto la soddisfazione di mettere a segno una doppietta, seguita dal bellissimo sigillo siglato contro l'Union Espanola, durante l'ultimo semestre. Un semestre giocato, appunto, a metà (con dieci gettoni di presenza in totale) ma che è bastato per attirare su di sè le sirene europee di diversi club.

Terzino sinistro fisicamente brevilineo, Pavéz ha nell'intelligenza tattica il suo forte; una caratteristica mentale che lo porta a rimanere attento in fase di marcatura, ma anche ad evidenziare ottime doti di inserimento. Calcia preferibilmente con il sinistro, possiede ottime qualità atletiche e aerobiche tanto che tutti gli allenatori preferiscono non mettergli compagni davanti in modo da fargli esprimere tutta la sua vivacità. 

Che il vivaio del Colo Colo sia florido, da sempre, non è appunto una novità; Tapia, meteora del Perugia "gaucciano", ha però deciso di puntare forte sul gruppo cresciuto nella squadra riserve da Hugo Gonzalez (una vecchia gloria del club), tanto da pescare a mani basse dalle categorie più giovani. Oltre a Luis, anche Esteban Pavéz fa parte del gruppo dei grandi ormai stabilmente, così come Claudio Baeza, Juan Delgado e Bryan Carvallo. Tutte queste promesse del calcio locale sono il frutto di una politica mirata e di una società oggi sana, che annulamente mette l'equivalente di un milione di euro per potenziare le strutture del vivaio, ingaggiare nuovi collaboratori e - soprattutto - setacciare al meglio ogni angolo di Cile.

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